
Il recente Accordo Stato Regioni del 17 aprile 2025 rappresenta un cambiamento significativo nel panorama formativo della sicurezza sul lavoro in Italia. Come RSPP con esperienza nel settore, ritengo fondamentale esaminare questo accordo non solo dal punto di vista normativo, ma soprattutto pratico-operativo, con particolare attenzione al periodo di transizione che ci attende.
Il nuovo approccio: dalla formazione come adempimento al ciclo PDCA
Una delle novità più rilevanti dell’ASR 2025 è l’adozione esplicita dell’approccio per processi basato sul ciclo PDCA (Plan-Do-Check-Act). Questo rappresenta un cambiamento culturale importante, poiché la formazione non viene più considerata un semplice adempimento normativo, ma un processo strutturato con fasi di pianificazione, erogazione, monitoraggio e miglioramento continuo.
In fase di pianificazione (PLAN), l’Accordo richiede un’analisi approfondita dei fabbisogni formativi, con particolare attenzione all’omogeneità delle classi per settore, mansione e rischio espositivo. Viene enfatizzato il collegamento diretto con il DVR aziendale e si richiede la verifica preliminare della conoscenza linguistica per i lavoratori stranieri – aspetto spesso trascurato ma di fondamentale importanza per l’efficacia formativa.
La fase di erogazione (DO) prevede un monitoraggio continuo, con la valorizzazione del ruolo del tutor, ora obbligatorio in videoconferenza. Significativa è anche la fase di verifica (CHECK), con questionari di gradimento strutturati e verifiche dell’apprendimento più articolate, fino ad arrivare al riesame dei risultati (ACT) per l’implementazione di misure correttive.
Nuovi requisiti documentali: progettazione al centro
Il nuovo Accordo pone un’enfasi particolare sulla documentazione progettuale, richiedendo per ogni corso (inteso come singolo evento formativo) un progetto formativo dettagliato che includa:
- Obiettivi e risultati attesi
- Contenuti e argomenti di ciascuna unità didattica
- Strategia formativa e metodologie
- Modalità di valutazione della qualità e dell’apprendimento
Questo comporta un impegno maggiore nella fase preparatoria, ma garantisce una formazione più mirata ed efficace. Come RSPP, consiglio di predisporre modelli standardizzati per la progettazione formativa, adattabili alle diverse tipologie di corso, così da ottimizzare i tempi mantenendo la conformità alle nuove disposizioni.
Fonte: Contec AQS



