
Come interpretare la scadenza biennale della formazione del preposto alla luce del nuovo Accordo Stato-Regioni 2025?
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 119 del 24 maggio 2025 è entrato in vigore il nuovo Accordo Stato-Regioni (ASR) del 17 aprile 2025 sulla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Uno dei quesiti più frequenti che stanno emergendo riguarda la decorrenza dell’aggiornamento biennale della formazione dei preposti.
La questione nasce dal fatto che la legge n. 215 del 2021 aveva già inserito nel D.Lgs. 81/08 la periodicità biennale per l’aggiornamento dei preposti, ma rinviava al nuovo Accordo Stato-Regioni per definire modalità e durata della formazione. Il nuovo ASR chiarisce che la sua entrata in vigore coincide con la data della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, cioè il 24 maggio 2025. Sempre nello stesso testo viene specificato che i preposti che hanno ricevuto l’ultimo corso di formazione o aggiornamento da oltre due anni rispetto a tale data dovranno ottemperare all’aggiornamento entro dodici mesi, quindi entro il 24 maggio 2026.
Il punto chiave da ricordare è che la normativa non ha effetto retroattivo. A stabilirlo è l’articolo 11 delle Disposizioni preliminari al Codice civile, che sancisce il principio secondo cui la legge “dispone solo per l’avvenire”. In altre parole, la biennalità dell’aggiornamento dei preposti diventa efficace solo dal 24 maggio 2025, e non può applicarsi a corsi conclusi in date precedenti.
Entro quando deve essere aggiornato il corso preposti?
Chi ha frequentato la formazione base o l’ultimo aggiornamento prima del 24 maggio 2023, deve aggiornarsi entro il 23 maggio 2026. Chi ha frequentato la formazione base o il corso dopo il 24 maggio 2023, dovrà aggiornarsi ogni 2 anni a partire dalla data del corso.
Può sembrare che in questo modo alcuni preposti dispongano di più tempo (quasi tre anni) per adempiere all’obbligo, ma non si tratta di un vantaggio irregolare. È semplicemente l’applicazione del principio di certezza del diritto, che impedisce a una norma di produrre effetti retroattivi e di penalizzare chi ha rispettato correttamente la disciplina vigente al momento del corso.