Regolamento (UE) 2023/956)
il Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM Carbon Border Adjustment Mechanism) è stato istituito con il Regolamento (UE) 2023/956, pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 16 maggio 2023. Tutto questo nel ventaglio degli adempimenti ambientali definiti nell’ottica del raggiungimento del Green Deal della UE.
I settori coinvolti sono quelli ad alto impatto in termini di emissioni di carbonio e che si caratterizzano per un forte commercio internazionale; nel particolare questo vale per prodotti quali ghisa, ferro e acciaio, cemento, concimi e fertilizzanti, alluminio, energia elettrica, idrogeno.
L’obiettivo del CBAM è quello di contrastare il rischio di ‘carbon leakage’, ossia della rilocalizzazione delle emissioni di carbonio. Questo fenomeno ‘elusivo’ si manifesta quando:
- le aziende con sede nell’UE trasferiscono le produzioni ad alta intensità di carbonio in paesi situati in giurisdizioni estere per beneficiare di standard di impatto ambientale più bassi di quelli dell’unione
- i prodotti usualmente acquistati nella UE vengono sostituiti da prodotti identici o similari con una alta intensità di carbonio provenienti da paesi terzi.
Da questo si innesta l’applicazione del CBAM che istituisce una ‘Carbon Tax’; la quale, almeno nella prima fase, è ristretta ad un perimetro legato ai soli prodotti importati in Unione Europea con le caratteristiche descritte in apertura.
Entrata in vigore e Prime scadenza
Il Regolamento prevede un periodo transitorio iniziale, dal 1° ottobre 2023 al 31 dicembre 2025, per consentire agli importatori UE dei beni inclusi nel CBAM di adeguarsi alle nuove prescrizioni normative. In questa prima fase, gli importatori saranno tenuti ad ottemperare ai soli obblighi di comunicazione previsti dal Regolamento. Inoltre, già a partire dal 31 gennaio 2024 gli importatori UE potranno presentare la domanda per ottenere lo status di Dichiarante CBAM Autorizzato e i gestori di impianti ubicati in paesi extra UE potranno presentare la richiesta di registrazione nell’apposita sezione del Registro CBAM a loro dedicata.
A partire dal 1° gennaio 2026 tutte le disposizioni del CBAM Carbon Border Adjustment Mechanism diventeranno definitivamente operative e le imprese interessate dovranno adempiere gli obblighi stabiliti dal Regolamento nella loro interezza.
In particolare, i soggetti con sede in uno Stato membro dovranno:
- ottenere lo status di ‘dichiarante CBAM autorizzato’, per poter importare le merci ricomprese nei settori interessati dal CBAM
- procedere all’acquisto dei certificati CBAM
- provvedere al calcolo e alla conseguente dichiarazione delle emissioni nei prodotti importati.
Attività da svolgere entro il 31 gennaio 2024
Gli importatori sono tenuti ogni tre mesi a raccogliere i dati e trasmetterli alla Commissione: il primo rapporto, con dati riferiti al quarto trimestre 2023, dovrà essere inviato entro la fine del mese di gennaio 2024.
I consulenti di Contec AQS sono a disposizione per supportarvi e declinare eventuali approfondimenti sulla tematica in particolare per quanto concerne il ventaglio delle consulenze regolatorie Chimiche e Ambientali.