Insula 2 è seconda edizione dell’indagine di INAIL sulle condizioni di lavoro nelle aziende italiane. Il progetto – partito nel 2014 e aggiornato nel 2019- ha l’obiettivo di fornire un quadro nazionale esaustivo sulla percezione del rischio e sul livello generale di consapevolezza rispetto all’applicazione della normativa in materia di SSL.
Sia in ambito nazionale che europeo, questo tipo di indagini periodiche ha acquisito, nel tempo, una grande rilevanza, ponendosi come veri e propri sistemi di monitoraggio delle condizioni di lavoro e degli impatti sulla salute e il benessere dei lavoratori. Le informazioni rese disponibili attraverso questi studi hanno permesso di sviluppare e pianificare specifiche politiche di intervento in ambito ssl.
Le principali indagini sovranazionali sulle condizioni di lavoro sono:
- Indagine europea sulle condizioni di lavoro (EWCS) della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofound)
- Indagine sulle imprese europee (ECS)
- Indagini sulle forze di lavoro, condotte dagli istituti nazionali di statistica in Europa ed elaborate centralmente dall’Ufficio statistico dell’Unione europea (Eurostat)
- Indagine europea sulle imprese e i nuovi rischi emergenti (ESENER), sviluppata dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha)
Insula2 si è focalizzata su Lavoratori e Datori di Lavoro.
Sono presenti anche due focus specifici dedicati a rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e rappresentanti del servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro (SPSAL).
Infine una sezione specifica riporta i risultati delle analisi secondarie condotte sull’emergenza COVID-19, che sono servite a Inail per fornire consulenza e supporto all’interno del Comitato Tecnico Scientifico (CTS).
Per quanto riguarda l’indagine sui lavoratori, il campione, composto di 8.000 soggetti, è costituito prevalentemente da individui di genere maschile (55,4%), di età compresa tra 35 e 44 (27,9%) e 45 e 54 anni (29,5%), provenienti dal Nord Italia (53,8%), prevalentemente operaio (46,4%) e impiegato (42,6%), operante nel settore privato (75,3%), in particolare nel settore dell’industria (24,7%).
L’86,2% degli intervistati è a conoscenza dell’esistenza della normativa riguardante la tutela della SSL in Italia e, tra questi, l’87,7% ritiene che sia applicata in maniera abbastanza, molto o completamente efficace.
Tra coloro che hanno partecipato a corsi di formazione, il 30,1% li considera abbastanza adeguati e il 63,9% molto e completamente adeguati. Rispetto alle varie modalità di formazione, quella che viene considerata più efficace è la formazione in aula da parte di persone esterne all’azienda.
L’indagine che ha coinvolto i Datori di Lavoro ha avuto l’obiettivo, da un lato, di esplorare il loro livello generale di consapevolezza rispetto al sistema di tutela della SSL in applicazione del d.lgs. 81/2008 e s.m.i. (anche a confronto con i dati emersi dalla prima indagine) e, dall’altro, di rilevare la loro percezione relativamente ai rischi per la salute e sicurezza presenti in azienda.
Il campione è composto da 1.000 soggetti: il 55,3% degli individui è di genere maschile, di età compresa tra 45 e 54 anni (42,3%) in prevalenza residenti nel Nord Italia (37,0%). Il settore economico maggiormente rappresentato risulta essere quello dell’industria (14,5%), seguito dal settore delle attività finanziarie (12,2%). Il 52,7% del campione intervistato svolge anche le funzioni di RSPP.
L’81,2% dei DL si dichiara molto o completamente in accordo sull’utilità delle attività di valutazione e gestione dei rischi svolte in azienda per migliorare la SSL, come anche sulla maggiore efficacia delle stesse quando integrate con altre attività (ad es. qualità, ambiente, responsabilità sociale d’impresa, promozione della salute). Il 67,1% del campione ha adottato misure specifiche di prevenzione e protezione a seguito della valutazione dei rischi.
In generale, l’82,6% dei DL che hanno adottato tali misure le ha giudicate molto e completamente efficaci per migliorare la salute e sicurezza dei lavoratori.
Fonte: INAIL