Il ruolo dell’HSE manager è in fase di grande trasformazione per uscire dal limbo della compliance e mettere a frutto il grande potenziale che questa figura professionale possiede per lo sviluppo dell’impresa, in linea con le esigenze dei tempi e dei mercati
Dalla recente esperienza d’incontrare i responsabili sicurezza e ambiente delle maggiori imprese italiane, dall’auto alla siderurgia, dalle multiutility alle costruzioni, ho riportato due considerazioni fondamentali:
? Molti HSE manager sono consapevoli che per approfittare dei vantaggi offerti da una strategia globale di sostenibilità, ed evitare di aggiungere semplicemente costi al proprio bilancio, l’impresa deve superare definitivamente il vecchio paradigma Corporate Social Responsibility che vede la sostenibilità come un argomento di “spin” per il marketing e la comunicazione
? La figura dell’HSE manager si trova di fronte a un’opportunità straordinaria di ridefinire completamente il proprio ruolo, mettendo a frutto appieno un ventaglio di competenze e un punto di vista sui processi aziendali di rara profondità
Il vantaggio della strategia globale di sostenibilità non è solo nella comunicazione
Recentemente ho preso parte ad un evento dedicato agli HSE manager dove, presentando alla platea una serie di casi studio (Tra cui il caso del progetto UNIDO – FKL – SAFECHEM ), ho evidenziato come il vero contenuto delle strategie e pratiche di sostenibilità alla performance aziendale è la capacità di generare innovazioni radicali di processo, prodotto/servizio e modello di business, o Catena del Valore.
Nei casi presentati, la caratteristica comune è che i vantaggi sia economici che ambientali e sociali prescindono dall’essere o meno comunicati al pubblico. Essi si realizzano nell’efficienza produttiva e nell’uso delle risorse, nell’eliminazione di rischi ambientali e di sicurezza, nella migliore soddisfazione dei bisogni degli stakeholders, nella motivazione e nel coinvolgimento del personale, nella produttività, nell’allineamento tra gli interessi dei soggetti nella Catena del Valore con evidente sinergia negli sforzi e miglioramento dei risultati.
Dopodiché, i vantaggi reputazionali del brand e di marketing sono una conseguenza quasi automatica. Per di più i dati di ricerca più approfonditi confermano che il cliente finale non è realmente disposto a pagare una differenza di prezzo per queste caratteristiche. Perciò l’impresa che scommettesse il payback dei propri investimenti in sostenibilità sulla sola comunicazione e sulla sua capacità di influire positivamente sulle vendite si ritroverebbe ben presto con amare sorprese.
Il feedback da una platea del livello di quella del CPGO (Club Prevenzione Grandi Organizzazioni di AIAS – Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza) mi ha ampiamente confermato che a questo livello di competenza il discorso è completamente acquisito.
Le competenze HSE per andare oltre la Compliance
Se le linee guida dei Piani di Sostenibilità devono essere orientate strategicamente, tenere conto dei rischi caratteristici dell’attività e tradursi in buona parte in innovazioni nei processi industriali e di modello organizzativo, poche figure come i responsabili di Ambiente, Sicurezza e Salute hanno una visione altrettanto approfondita di ciò che accade ogni giorno nell’impresa.
Le imprese che oggi costituiscono il gruppo indiscusso dei “frontrunners” della sostenibilità a livello mondiale fondano il proprio successo su innovazioni che hanno come focus gli impatti ambientali, climatici, socio-sanitari e, detto in modo più lato, la compatibilità dell’attività aziendale con la vita.
Chi meglio dell’HSE ha ogni giorno sott’occhio questi elementi? Forse proprio per questo ho potuto constatare nei contatti con molte persone in questo ruolo una grande sensibilità ai temi dello Sviluppo Sostenibile e della Sostenibilità Integrata.
In effetti, credo che sia proprio da questa classe di professionisti che potranno emergere proposte concrete e costruttive per portare la figura del responsabile Ambiente e Sicurezza a nuovi livelli di responsabilità e influenza all’interno delle imprese.
Come muoversi dunque per mettere a frutto questo potenziale? Innanzi tutto l’HSE manager deve voler allargare l’ambito delle proprie responsabilità, premessa fondamentale per aumentare la propria influenza sulle decisioni aziendali: chiaramente chi è contento del compito di assicurare la compliance normativa dell’impresa e non desidera ulteriori preoccupazioni sarà meglio non “svegli il can che dorme”.
Ma un professionista in questo ruolo che voglia salire a un gradino superiore di responsabilità e rilevanza in azienda potrà ben approfondire il tema della Sostenibilità. Per iniziare potrebbe valutare lo stato dell’impresa mediante uno strumento come l’Embedded Sustainability Index® di Exsulting, con un primo self-assessment gratuito su piattaforma web.
A partire da questa analisi, che fornisce già un primo benchmark sul grado in cui l’azienda sta utilizzando la sostenibilità per diminuire i propri Rischi e massimizzare le Opportunità, si potrà poi analizzare in dettaglio i fattori di rischio e valutare le priorità per migliorare le prestazioni.
L’ottica è centrata sui processi e solidamente fondata sui principali standard internazionali, in particolare ISO 31000:2018 per la gestione dei Rischi e ISO 26000:2010 per la Responsabilità Sociale (o Sostenibilità).
Per esperienza, ad eccezione di qualche amministratore delegato con particolare esperienza al piano della fabbrica, l’HSE manager è tra le figure più preparate a rispondere al test dell’Embedded Sustainability Index®, magari con la collaborazione di qualche collega in altri dipartimenti che possa valutare meglio alcuni aspetti finanziari e sulla Catena di Fornitura.
Quando l’azienda, sulla base della valutazione del quadro eseguita in base all’Index, intraprenderà il cammino del miglioramento dei processi e dei prodotti, l’HSE si troverà al centro del cambiamento e potrà a pieno titolo rivestire un ruolo centrale sia nella definizione delle strategie sia nel controllo dei processi al fine del loro miglioramento continuo.
Quale azienda, ben supportate da un processo di consapevolezza sul tema, non vorrebbe mettere a frutto un potenziale di questo genere? Con qualcuna abbiamo già iniziato il cammino in modo proficuo e i risultati sono assai incoraggianti.
La sfida è aperta e il futuro del ruolo dell’HSE manager in azienda è nelle sue mani, come un frutto maturo che aspetta solo di essere colto.
Federico Fioretto – CEO Exsulting Srl
Federico Fioretto è amministratore delegato di ExSulting, società di advisory sulla Sostenibilità Integrata verso l’Economia Circolare. Lavora a livello internazionale come consulente e formatore nel campo della leadership e della sostenibilità strategica, oltre a tenere conferenze e seminari.
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