Il tema della tutela della salute, in relazione al contenimento dell’emergenza COVID-19, è stato oggetto nelle ultime settimane di diversi protocolli, come il Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID 19 negli ambienti di lavoro, ma anche specifici per ambiti e comparti lavorativi.
Il comparto delle costruzioni – per affrontare le criticità legate al contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2 nel mondo dei cantieri edili che sono rimasti attivi – ha visto l’introduzione del Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID – 19 nei cantieri edili, condiviso dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) con Anas S.p.A., RFI, ANCE, Feneal Uil, Filca – CISL e Fillea CGIL. Disponibile qui
A seguito dell’emanazione di questo protocollo sui cantieri, le parti sociali dell’edilizia (ANCE, ACI-PL, ANAEPA CONFARTIGIANATO, CNA COSTRUZIONI, FIAE CASARTIGIANI, CLAAI-DIPARTIMENTO EDILIZIA, CONFAPI-ANIEM, Feneal Uil, Filca CISL e Fillea CGIL) hanno siglato a loro volta, lo scorso 24 marzo 2020, un ulteriore protocollo recante linee guida per l’intero settore edile, integrato con elementi di dettaglio specifici del settore. Disponibile qui
Protocollo condiviso di regolamentazione delle misureper il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavorodel settore edile
Le prescrizioni e le indicazioni operative contenute hanno l’obiettivo di aumentare, nei cantieri e negli altri ambienti lavorativi delle imprese edili, l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l’epidemia di Covid-19, con riferimento a:
- modalità̀ di ingresso in azienda
- precauzioni igieniche
- indicazioni per le imprese fornitrici e subappaltatrici
- pulizia e sanificazione
- distanza di sicurezza e dispositivi di protezione individuale
- gestione entrata e uscita dei dipendenti
- formazione
- gestione di una persona sintomatica
- tipizzazione delle ipotesi di esclusione della responsabilità del debitore.
La diffusione di questi protocolli ha fatto emergere la necessità di procedere alla realizzazione di strumenti applicativi: CNCPT, la Commissione nazionale per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro, ha creato delle procedure attuative. Per ciascun argomento cardine del Protocollo sono individuate specifiche indicazioni e le relative azioni a cura dei diversi soggetti coinvolti:
- il Datore di Lavoro
- il lavoratore
- il CSE
Questo per dare evidenza del fatto che la prevenzione del rischio è efficacie solo quanto ciascuno rispetta i compiti che gli sono affidati.
Queste procedure sono inoltre accompagnate da altri strumenti operativi come una CHECK LIST, di recente diffusione, stesa con l’obiettivo di consentire una verifica agevole e puntuale dell’attuazione del Protocollo.
Nella sezione del sito CNCPT dedicata all’emergenza COVD-19 è possibile accedere a tutto il materiale descritto, ma anche a diverse informative, moduli editabili di informazione, autocertificazione e richieste urgenti verso il committente o relative ai PSC.
Fonte: CNCPT