Nell’obbligo indelegabile del Datore di lavoro di valutare tutti i fattori di rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori, come definito nel D.lgs. 81/2008 all”art. 28, comma 1, viene fatta specifica menzione all’età quale elemento da considerare con particolare attenzione.
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La redazione dei documenti di valutazione dei rischi deve tenere conto che la popolazione lavorativa non è uniforma, ma caratterizzata da variabili (appunto età, ma anche genere, provenienza geografica e tipologia contrattuale) che incidono sulla diversa esposizione dei lavoratori ai rischi professionali.
In particolare l’età, in riferimento sia alle caratteristiche fisiche ma anche all’esperienza e alla formazione, diventa un fattore rilevante nella redazione di questo documento.
L’impatto che questi fattori hanno, e avranno in prospettiva, riguarda l’azienda nel suo complesso: sono diverse le funzioni aziendali da coinvolgere, non solo il Servizio Prevenzione e Prevenzione. Un coordinamento stretto, ad esempio, con la funzione Risorse Umane è indispensabile per prevenire situazioni difficilmente gestibili in futuro.
Per fronteggiare tali problematiche possono essere attuati interventi e soluzioni sia a livello individuale (migliore capacità funzionale, maggiori livelli di salute), a livello di impresa (organizzazione del lavoro, reclutamento) o a livello di società (supporto alle persone che invecchiano, pensionamento dolce).
Il mantenimento di una capacità di lavoro accettabile può essere considerata in relazione a buone condizioni di salute e professionali, sostenute da condizioni di lavoro soddisfacenti dal punto di vita ambientale e relazionale, nonchè da corretti stili di vita personali.
Ciò si traduce in una migliore qualità della vita, una maggiore produttività, nonché un più soddisfacente godimento del periodo di pensionamento, con conseguenti minori costi sanitari e sociali sia per l’individuo sia per la collettività.
Per far questo occorre eliminare o contenere tutti quei fattori di rischio che concorrono ad accelerare o aggravare il fisiologico processo di invecchiamento e che agiscono lungo tutto il corso della vita della persona, sia in relazione agli stili comportamentali, sia in funzione delle condizioni di lavoro.
Le aziende, in questo scenario, hanno bisogno di strumenti operativi e modelli che consentano loro di effettuare una valutazione complessiva dei rischi, che tenga conto dei rischi correlati all’età.
Contec AQS a questo riguardo ha svolto un’attività di ricerca, realizzata all’interno della campagna europea “Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età” per la Valutazione dei Rischi e Invecchiamento della Forza Lavoro.
ARAI® è il cuore del nuovo metodo di valutazione dei rischi, risultato della ricerca che ha già visto applicazioni concrete. >> Leggi la notizia qui