La CIIP pubblica un contributo sul tema vaccinazione anti Covid 19 per i lavoratori
Con Prime note sulla vaccinazione anti Covid 19 per i lavoratori la CIIP – Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione porta il suo contributo nell’acceso dibattito sulla vaccinazione anti COVID 19 per i lavoratori e relativi problemi sanitari e giuridici collegati.
Dopo un’introduzione che riassume Il piano strategico per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19, il documento si focalizza su alcuni aspetti chiave:
- Obbligatorietà della vaccinazione
- Ruolo del Medico Competente
- Idoneità dei lavoratori vs vaccinazione
La vaccinazione non è obbligatoria, ma fortemente raccomandata – secondo quanto previsto nell’art. 32 della Costituzione – come misura volta a tutelare l’individuo e l’intera collettività.
L’eventuale obbligatorietà potrà essere introdotta con un atto normativo di rango legislativo – stante la riserva assoluta di legge prevista dall’art. 32 Cost. – e potrebbe anche riguardare solo alcune tipologie di cittadini e di lavoratori a più stretto contatto con il pubblico.
Come si intrecciano obbligatorietà del vaccino e mondo del lavoro?
Secondo l’art. 279 del D. Lgs. 81/08 “il datore di lavoro, su conforme parere del medico competente, adotta misure protettive particolari ……” tra le quali anche “a) la messa a disposizione di vaccini efficaci per quei lavoratori che non sono già immuni all’agente biologico presente nella lavorazione, da somministrare a cura del medico competente“.
Un’interpretazione rigida escluderebbe la vaccinazione anti-Covid-19 da queste misure, perché l’agente biologico è diffuso in ogni ambiente e non legato ad una particolare lavorazione.
Tuttavia in settori lavorativi come quello ospedaliero gli agenti biologici (tra cui il SARS-CoV-2/COVID-19) possono rappresentare un rischio potenziale a cui i lavoratori sono esposti in via strutturale.
Leggi qui il documento integrale Prime note sulla vaccinazione anti Covid 19 per i lavoratori
Fonte: CIIP
I chiarimenti del Garante della Privacy sulle vaccinazioni dei dipendenti
La corretta applicazione della disciplina sulla protezione dei dati personali non può essere trascurata in questo contesto emergenziale: imprese, enti e amministrazioni pubbliche devono prevenire possibili trattamenti illeciti di dati personali così da evitare inutili costi di gestione o possibili effetti discriminatori.
Per questo motivo, in relazione al tema della vaccinazione dei dipendenti, l’Autorità Garante per la privacy ha pubblicato le risposte ad alcune domande specifiche.
- Il datore di lavoro può chiedere ai propri dipendenti di vaccinarsi contro il Covid per accedere ai luoghi di lavoro e per svolgere determinate mansioni, ad esempio in ambito sanitario?
- Il datore di lavoro può chiedere al medico competente i nominativi dei dipendenti vaccinati?
- Il datore di lavoro può chiedere conferma della vaccinazione direttamente ai lavoratori?
Solo il medico competente, nella sua funzione di raccordo tra il sistema sanitario e il contesto lavorativo, può trattare i dati personali relativi alla vaccinazione dei dipendenti. Il datore di lavoro deve quindi limitarsi attuare, sul piano organizzativo, le misure indicate dal medico competente nei casi di giudizio di parziale o temporanea inidoneità.
Fonte: Garante Privacy